Toy Story: il primo lungometraggio Pixar

Era il 22 novembre 1995 quando Toy Story, il primo lungometraggio targato Pixar, arriva nelle sale. 

Sono trascorsi quasi trent’anni da quel giorno ma la serie che vede protagonisti il cowboy Woody e l’astronauta Buzz Lightyear continua ad emozionare grandi e piccini. Ma come siamo arrivati fino qui? 

Come nascono la Pixar e Toy Story

Toy Story è stato il primo lungometraggio firmato Pixar, casa di produzione cinematografica statunitense nata nei sobborghi di San Francisco, fuori dalle grandi città votate all’entertainment – come New York o Los Angeles. Pixar spunta fuori dall’unione di tre geniali personalità: Steve Jobs, Ed Catmull e John Lasseter.

Agli inizi degli anni ’90 la Pixar era un’azienda sull’orlo del fallimento e aveva come obiettivo quello di creare il primo film d’animazione completamente computerizzato. E così fece.

Toy Story è stato il primo lungometraggio d’animazione Pixar realizzato completamente in CGI (Computer-generated imagery), in cui attori e oggetti sembrano in carne e ossa pur mantenendo un aspetto cartoonesco.

L’idea di John Lasseter, il regista di Toy Story, era quella di costruire una storia adottando il punto di vista del giocattolo. Infatti, i personaggi principali della saga di Toy Story, non sono i bambini – in particolare Andy, il proprietario di Woody e gli altri – ma il gruppo di giocattoli, capaci di prendere vita e di affrontare diverse insidie.

Vediamo insieme ogni episodio della saga di Toy Story!

I film della saga di Toy Story

Toy Story – Il mondo dei giocattoli

Il primo Toy Story racconta dell’incontro tra il cowboy Woody, il giocattolo preferito di Andy, e Buzz Lightyear, un astronauta. Buzz rappresenta la novità rispetto ai tradizionali giochi anni ’90 visto che ha tante funzionalità in più: produce suoni, raggi laser e può anche volare verso l’infinito e oltre!

All’arrivo di Buzz, Woody tentenna tra l’essere sicuro di sé e il sentirsi minacciato dal nuovo giocattolo. Infatti, Woody ha una reputazione da difendere: fino ad allora ha sempre rassicurato i suoi amici, spesso in occasione del compleanno di Andy, evento durante il quale arrivano nuovi giocattoli che possono sostituire i vecchi. Questa volta, il giocattolo che rischia di essere sostituito è proprio il cowboy Woody. 

Inizialmente rivali, i due capiscono poi di non poter fare a meno l’uno dell’altro per affrontare le insidie della vita di un giocattolo. 

Nel primo Toy Story, forte è il tema dell’amicizia e della paura del rifiuto. Anche se osserviamo le vicende dal punto di vista dei giocattoli, il pubblico non ha difficoltà nell’immedesimarsi e nel provare certe emozioni. 

Toy Story, costato 30 milioni di dollari, ne incasserà più di 360, e nel 1996, l’anno seguente all’uscita del film, il regista John Lasseter viene premiato con un Oscar Speciale.

Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa e Toy Story 3 – La grande fuga

Nel 1999 esce Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa, ancora diretto da John Lasseter e con non poche difficoltà a livello di produzione. Il film vince il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale e una nomination agli Oscar 2000 per la miglior canzone When she loved me

Nel secondo episodio della saga arriva finalmente un personaggio femminile degno di nota, Jessie, la frizzante e turbolenta cowgirl dai capelli rossi che entrerà a far parte del gruppo dei giocattoli. 

Nel 2010 arriva nelle sale Toy Story 3 – La grande fuga, totalmente ambientato nell’asilo Sunnyside, un lager per giocattoli diretto da Lotso, un orso rosa dal profumo di fragola. Woody, Buzz e gli altri finiscono lì a causa di un malinteso e per fuggire devono superare una serie di ostacoli. 

Alla fine del terzo episodio, Andy, ormai diciassettenne, sta per cominciare il college e decide di regalare tutti i suoi giocattoli a una bambina, Bonnie, che darà una seconda vita a Woody e a tutta la squadra.

Toy Story 4

La saga di Toy Story sembrava concludersi con il terzo episodio, ma così non è stato. Nel 2019 è uscito il quarto – e per adesso ultimo – capitolo della saga, con protagonisti principali Woody e Bo Peep, la pastorella di porcellana assente nel terzo episodio. Il personaggio di Bo Peep è cresciuto, acquisendo una forte personalità e apparendo come una donna libera e indipendente. 

Ma in Toy Story 4, il personaggio più interessante è sicuramente Forky, una forchetta di plastica usa e getta, creato da Bonnie aggiungendogli due occhi e una bocca. Forky ha dei tratti fortemente depressivi, tant’è che si getta continuamente nella spazzatura e tenta il suicidio lanciandosi dal finestrino di un camper. Per tutto il film, Woody cerca di fargli capire quanto sia fortunato ad essere stato scelto – addirittura, creato – da Bonnie e di quanto sia emozionante essere il giocattolo preferito di un bambino. Woody si dimostra così un personaggio cresciuto, ormai maturo e con esperienza alle spalle: ha visto crescere Andy, è stato uno dei giocattoli preferiti di Bonnie, e adesso non ha più paura di essere sostituito da Forky.

Perché amiamo così tanto le storie Pixar e Toy Story

Per la Pixar, la parola d’ordine è sempre story first: creare una storia convincente e capire le emozioni che, si spera, il pubblico proverà. Grazie a questa sua forza comunicativa, i prodotti con il marchio Pixar hanno la capacità di parlare a un pubblico trasversale, toccando temi come l’amicizia e l’amore, ma anche argomenti delicati come l’abbandono, il rifiuto e la ricerca dell’identità, come in Toy Story 2, quando Woody deve scegliere tra chi è stato e chi è, o in Toy Story 4, dove l’assenza di un bambino a cui appartenere cancella le possibilità di vita della bambola Gabby.

Che cosa leggere per conoscere il mondo della Pixar e di Toy Story


Se come noi avete una forte passione per il mondo Pixar, qui trovate un elenco di materiali e contenuti utili per approfondire la sua storia e in particolare la nascita di Toy Story.

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